Se vi trovate a Palermo e desiderate visitare molto più di quello che la città offre, allora dovrete seguire i consigli che mi appresto a davi in questo paragrafo.
Palermo è un buon punto strategico di partenza per visitare le attrazioni turistiche della Sicilia occidentale. Da qui, infatti, con una macchina a noleggio o utilizzando i mezzi pubblici in maniera adeguata, sarà possibile raggiungere le seguenti località con escursioni giornaliere “fai da te” ed economiche.
Il primo itinerario che mi viene in mente è senz’altro: “Palermo-Segesta-Trapani-Erice”.
Sarà sufficiente svegliarsi di buon ora per uscire dalla città prima che il traffico impazzisca. Dopo circa 50 minuti di strada (autostrada in direzione Trapani) raggiungerete il sito archeologico di “Segesta”. Qui sosterete per circa un’ora, il tempo necessario per visitare il suggestivo Teatro Greco e l’imponente Tempio Dorico, eretti tra il V e il IV secolo A.C.
Ripresa l’autovettura basteranno altri 40 minuti di strada per arrivare a Trapani e dirigervi direttamente alle saline. Un paesaggio di specchi d’acqua e di mulini a vento farà da contorno alla storia delle saline che potrete leggere su qualsiasi guida. Qui si ricava, attraverso un rituale centenario, buona parte del sale che viene consumato nelle nostre cucine. Abbandonate le saline, potrete fare il vostro ingresso in città per una breve visita e per consumare un buon pasto. Le specialità del luogo sono le Busiate (pasta di casa tipica, condita in svariati modi) e il Cous-Cous di pesce.
Dopo una buona passeggiata a scopo digestivo vi consiglio di dirigervi verso la funivia che da Trapani vi porterà ad Erice. L’illuminazione pomeridiana rende questa salita indimenticabile per lo spettacolo da favola che si intravede dalla funivia. Sarà possibile, infatti, vedere le tre isole Pelagìe (Favignana, Levanzo e Marettimo) annegate tra le acque blu di questo indimenticabile scorcio di Mediterraneo. Vi raccomando di tenere la macchina fotografica a portata di mano poiché dopo qualche minuto sarete giunti in cima al Monte San Giuliano, dove vi aspetta un altro spettacolo dell’opera umana: la città medioevale di Erice. Il viaggio in funivia vi sembrerà in realtà un viaggio con la macchina del tempo, poiché una volta scesi vi troverete proiettati in un’epoca diversa dalla vostra. I numerosi vicoletti, le chiese, i conventi, ed infine il castello di Venere, vi apriranno le porte di un mondo surreale nel quale potrete calarvi per qualche ora. Credo che come me, resterete incantati dal magnifico panorama che si vede oltre Castello di Venere, proiettato sul golfo di Castellamare.
Ai più golosi ricordo che Erice è famosa per le sue Genovesi calde, vere opere d’arte della pasticceria locale, che potrete trovare nelle innumerevoli pasticcerie del centro storico.
Un’altra escursione che posso consigliarvi è quella archeologica “Valle dei Templi-Eraclea Minoa-Selinunte”. Anche qui il consiglio è quello di muoversi di buon mattino e di portare al seguito una buona colazione a sacco. Qui il tempo è prezioso!
Partendo alle 8.00 del mattino con la vostra macchina del tempo e percorrendo la strada veloce Palermo-Agrigento (S.S. 121), in meno di due ore sarete già proiettati tra le rovine greche della Valle dei Templi di Agrigento. Qui la natura ed il tempo hanno lasciato quasi inalterati i luoghi così come furono pensati e realizzati nel corso del VI – V secolo A.C. dai Greci presenti sull’isola.
Tra le opere più imponenti e meglio conservate ricordiamo il Tempio della Concordia, il Tempio di Zeus e quello di Giunone.
Un paio d’ore saranno più che sufficienti per visitare tutta la valle e per scattare le innumerevoli fotografie che porterete a casa con voi.
Ripresa la macchina del tempo (ricordatevi di fare benzina), dovrete imboccare la S.S. 115 Trapani/Sciacca per arrivare, in poco più di mezz’ora, ad Eraclea Minoa. Durante la strada, se fa proprio caldo e non potete fare a meno di tuffarvi in mare, vi consiglio una breve sosta a Capo Rossello in località “Scala dei Turchi”. Si tratta di un posto meraviglioso con delle rocce bianchissime di trubo morbido a picco sul mare. Sarà fantastico tuffarsi nelle sue acque turchesi. Il tempo concesso per questa sosta è di un’ora (…o anche di più se decidete di mandare le rovine di Eraclea Minoa a quel paese ..appunto). Arrivati ad Eraclea vi troverete innanzi ad uno degli esempi di civiltà ellenistica ritornati alla luce durante gli scavi archeologici iniziati a metà del secolo scorso.
Di particolare interesse sono: il teatro, l’impianto urbanistico delle abitazioni ellenistiche e l’antiquarium.
Se non vi siete addormentati per strada, dovreste avere ancora il tempo per arrivare a Selinunte. Rimettetevi sulla SS 115 e proseguite in direzione Trapani. In circa 60 minuti arriverete a destinazione. Selinunte è una delle più antiche città greche in Sicilia. Pare che fu costruita intorno al VII secolo A.C. ed ebbe breve vita poiché distrutta prima dai Cartaginesi e poi dai Romani. Oggi è ben visibile la vecchia Acropoli con i ruderi di cinque templi.
A questo punto non ci resta che tornare a casa imboccando a Castelvetrano l’autostrada A29 in direzione Palermo.
Per gli amanti delle isole e delle immersioni consiglio sicuramente l’escursione a “Ustica”.
La partenza è prevista alle 8:15 del mattino dal porto di Palermo con la compagnia Siremar. Si tratta di un aliscafo che impiega circa 75 minuti per arrivare a destinazione. Giunti sull’isola dovrete soltanto decidere se visitarla dall’interno o dal mare. Nel primo caso vi consiglio di noleggiare uno scooter o, se siete ben allenati, una bicicletta (Ustica non è proprio pianeggiante). Potrete fare una prima sosta al Piccolo acquario vicino alla riserva marina, farvi accompagnare dalle guardie della riserva a Grotta Rosata (chiamata così per il colore che assumono le sue pareti grazie ad un’alga particolare), fare un bagno alle Piscine Naturali di Punta Spalmatore, fino ad arrivare in cima al Monte Guardia di Mezzo (248 m.s.l.m.) da dove godrete uno splendido panorama. Ultime tappe sono: la visita alla Fortezza, al Museo Archeologico e alla Torre dello Spalmatore, dove potrete vedere filmati subacquei, la biblioteca del mare e tante altre cose.
Se invece preferite stare a contatto col mare, vi consiglio di noleggiare un gommone o un gozzetto per circumnavigare l’intera isola. In questo caso ci sarà qualcuno nel porticciolo pronto a darvi assistenza. La raccomandazione è quella di non addormentarvi perché l’aliscafo di ritorno riparte alle 15:00. Soltanto nei mesi di Luglio e Agosto c’è un secondo aliscafo alle 17:00. Ovviamente questi orari sono suscettibili di variazioni… quindi è sempre meglio chiedere!!!
L’ultima escursione la consiglio agli amanti della natura e delle strade curvilinee. Si tratta dell’escursione delle “Madonie e Cefalù”. Di Cefalù abbiamo in parte parlato nel capitolo delle spiagge e qui vorrei ricordare il maestoso Duomo di età medioevale costruito da Ruggero II e il Santuario di Gibilmanna, per raggiungere il quale si dovrà percorrere una strada montana abbastanza tortuosa.
L’escursione continua sulle Madonie con una prima sosta a Castelbuono, dove potrete visitare il famoso Castello dei Ventimiglia e degustare i prodotti della pasticceria Madonita della famiglia Fiasconaro. Salendo lungo le strade di montagna si arriva in cima alle madonie a Piano Zucchi e a Piano Battaglia, che consiglio di vedere in qualsiasi stagione. Ovviamente in inverno avete alte probabilità di imbattervi in un meraviglioso paesaggio imbiancato dalla neve. Dopo aver fatto una bella passeggiata e respirato aria purissima, potrete ridiscendere sul versante opposto passando così dai paesi di Collesano, Isnello e Gratteri, centri madoniti che conservano intatte molte delle tradizioni, della cultura e dell’artigianato delle epoche storiche che hanno attraversato.